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  • Giorgio De Polo

Lago di Cei 10-2018


Ciao! Questa settimana sono proprio soddisfatto di me stesso! :-) Sono andato al Lago di Cei vicino a Villa Lagarina (TN) per "assaporare" l'atmosfera del foliage, cioà quando le foglie degli alberi, da verde, cominciano a prendere una colorazione rosso e gialla. Unito poi il tutto ai riflessi che si creano sulle acque del lago è a dir poco un'esplosione di colori e di emozioni.

Il lago di Cei deve la sua origine ad una frana di grandi dimensioni che chiuse la piccola valle, ostruì il deflusso dell'acqua e così nacque il lago. Negli anni settanta, furono prelevati dai sommozzatori alcuni ceppi di alberi sul fondale del lago, l'analisi dei ceppi ha permesso di datare alla metà del Duecento la nascita del lago.

Nel lago si specchia la catena del monte Bondone di cui fanno parte il monte Stivo (2045 m), la Cima Bassa (1684 m), ilCima Alta o Palon (1915 m), la Rocchetta (1661 m), la Becca (1571 m), il monte Cornetto (2138 m). La catena monte Stivo-monte Cornetto-monte Bondone separa la valle dell'Adigeda quella del Sarca.

Anticamente tutta la conca era occupata da un unico lago, il cui nome sembra derivare dal gentilizio latino Cellius o Ceius. Oggi esso si è in gran parte prosciugato riducendosi a due piccoli laghetti assai vicini, il maggiore dei quali ha una superficie di 4,5 ettari e raggiunge una profondità di appena 13,50 m; qui dimorano lucci, tinche, anguille. Il lago di Cei è alimentato a nord da una minuscola sorgente sotterranea e per questo il ricambio di acqua è minimo; le acque del lago più grande scorrono nel lago minore, chiamato Lagabis, cioè "lago abisso", che è di forma semicircolare; è meno profondo del lago grande, poiché raggiunge solo i 6 m di profondità, sfatando così una leggenda che lo riteneva molto profondo. Dal lago piccolo esce come emissario il Rio Arione (detto anche Rio Mariano) che scorre verso nord, per poi congiungersi con il Rio di Cimone che ad Aldeno sbocca nella Valle Lagarina.

Nella parte sud-est del lago v'è un'isoletta con boschi di larici, betulle e abeti, mentre sulle rive abbondano i salici, i canneti e i giunchi; dove l'acqua è più bassa vegetano rigogliose le ninfee e i nannufari che danno al lago un aspetto quasi da stagno. (Wikipedia)

Vi lascio godere lo spettacolo, sperando abbia lo stesso impatto che ha avuto su di me.

Buona settimana!

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